30 dicembre 2020

BBC Micro in un tweet

 C'è un bot su Twitter, @BBCMicroBot, cui è possibile inviare in un tweet un codice sorgente in BBC Basic e ci restituirà un video con l'esito della sua esecuzione: https://www.bbcmicrobot.com/.


 

29 dicembre 2020

Tutto Shrek in un floppy

 L'ennesimo smanettone ha modificato un videoregistratore inserendoci un Raspberry Pi collegato a un lettore floppy da 1.44MB per fargli leggere film su tale supporto compressi a una risoluzione di 120x96 pixel. Altro che 4K! A titolo di paragone, le risoluzioni più risibili cui eravamo abituati all'epoca erano quella del primo Gameboy, ovvero 160x144 e dell'Atari Lynx con 160x102. Il sonoro, assicura chi l'ha ascoltato, è maciullato dallo stesso livello di compressione del video. Gizmodo riporta la notizia completa accludendo una brevissima animazione del filmato finale: https://gizmodo.com/punish-yourself-by-watching-the-entire-shrek-movie-sque-1845961375.



27 dicembre 2020

Un altro mondo sul Pico8

 Decisamente un porting "pesante" quello di Another World per la console virtuale Pico8 su cui è stato necessario dividere il gioco nell'arco di ben 40 cartucce (senza poter inserirvi musica o effetti sonori) a causa del limite di spazio delle stesse, "ben" 64KB l'una. Per chi volesse vedere di più c'è questo tweet di Frederic Souchou, l'autore: https://twitter.com/FSouchu/status/1343200216229543937


 

17 dicembre 2020

Rayman pentadattilo sul GBC

 I Simpson e infiniti altri cartoni presentano personaggi con mani di quattro dita per esigenze di facilità di animazione. La questione è tacitamente accettata ovunque tranne in Giappone, paese dove da un lato vige la tessarofobia, ovvero la paura scaramantica verso il numero quattro in quanto omofono di "morte", e dall'altro la mancanza di un dito è un riferimento implicito ai membri della Yakuza, ambiente in cui l'amputazione fa parte delle sue dinamiche. Motivo per cui nella versione nipponica di Rayman per Gameboy Color, ci fa notare HardcoreGaming101, questo dettaglio è stato prontamente ridisegnato: https://twitter.com/HG_101/status/1339210767409754113

 



16 dicembre 2020

Raytracing sul Superfamicom

 Ricorderete che molte cartucce del SNES ovviavano la lentezza della CPU aggiungendo al proprio interno dei chip extra che si sobbarcavano il lavoro quando il pur ottimo chipset della macchina non poteva. Questo era uno dei motivi del costo esorbitante delle cartucce. Nella moderna era dell'hardware fai-da-te, delle soluzioni SoC, delle FPGA c'è chi ha pensato di baloccarsi progettando un raytracer per SuperNES che poggiasse su un chip apposito. Trovate l'intero resoconto tecnico, un paio di brevi video e le schermate sul sito dell'autore: https://www.shironekolabs.com/posts/superrt/


 

30 novembre 2020

Motivetti videoludici

 Oggi ho meno fantasia del solito per i titoli dei post, portate pazienza. Sta spopolando il brano "Video Game" di Sufjan Stevens con un video molto astratto che potete vedere qua: https://www.youtube.com/watch?v=3fCdZzsP4U0. Ma non è lui l'oggetto del post, bensì un brano decisamente più di nicchia, ovvero "Video Games" dall'album Mixtape for the Milky Way, il cui video è una bellissima animazione cartacea ricca di citazioni videoludiche dagli anni Ottanta e Novanta in cui si intravedono riferimenti anche a titoli meno mainstream rispetto al grande pubblico come Joust, Shadowgate e Gryzor. Riuscite a riconoscerli tutti?

 


25 novembre 2020

IBM e la magia del vinile

 In questa annata di Altribit stiamo criminosamente trascurando la parte di retrocomputing e cerco di farmi scusare condividendo questo articolo e relativo video in cui un vetusto PC IBM 5150, al cui cuore siede un altrettanto antico 8088, avvia il proprio sistema operativo utilizzando nientemeno che un vinile come media di supporto. Il mio calorosissimo consiglio è di ascoltare il video col volume al minimo. (fonte: http://boginjr.com/it/sw/dev/vinyl-boot/). 


24 novembre 2020

L'oro offensivo di Gilligan

 Molti dei primi arcade per i computer domestici erano scimmiottamenti quando non plagi di originali presenti in sala giochi. Non fa eccezione Gilligan's Gold della Ocean, classe 1984, che fa il verso a Bagman uscito due anni prima come coin-op. I programmatori di tali plagi appunto subivano a loro volta la beffa della pirateria ma erano molto poco sportivi su quel fronte, in questo caso il sistema di protezione intercettava il momento in cui l'aspirante pirata resettava il Commodore 64, in maniera soft per rubare il contenuto della memoria, per fargli apparire un messaggio zeppo di insulti. Per sfortuna del programmatore il sistema di masterizzazione delle cassette per metterlo in commercio ha innescato tale reazione anche nelle prime copie legittime con reazioni furenti dei genitori dei piccoli videogiocatori sconvolti da simile gergo a schermo. La Ocean rimasterizzò in fretta e furia una seconda infornata col messaggio incriminato rimosso, qua sotto una copia (fonte: https://codetapper.com/c64/games/gilligans-gold/ ).


23 novembre 2020

Retroletture natalizie

 I libri sono un classico regalo delle festività e in questa classifica stilata da Polygon tra quelli a tema videoludico per il 2020 hanno una prevalenza schiacciante quelli di retrogaming. Apre le danze il nostro amico Frank Gasking con un libro cui abbiamo già accennato nei post passati, ovvero "The Games That Weren't", in cui sono andati a confluire oltre vent'anni di ricerche e molto altro materiale originale creato apposta per l'occasione. Poche righe sotto riemerge un testo seminale come "The Infinite Playground: A Player’s Guide to Imagination" di De Koven del 1978, la bibbia di chi scrive accademicamente di videogiochi, cui seguono "Sega Dreamcast: Collected Works" per una console che non ha bisogno di presentazioni e "Sega Arcade: Pop-Up History". Alla Sega fischieranno le orecchie. Da Jordan Mechner in persona ci arriva "The Making of Prince of Persia: Journals 1985-1993", chi più informato di lui? Chiudiamo la rassegna bibliografica con "Postal" la cui serie omonima inizia nel 1997, troppo recente per i retroludici di stretta osservanza? L'articolo completo qua: https://www.polygon.com/2020/11/19/21572072/best-video-game-books-gifts

16 novembre 2020

Nuova Zelanda attenta alle parole

 New Zeeland Story in prima battuta aveva causato un discreto vespaio di polemiche quando si scoprì che il cheat code della conversione domestica fosse un volgarissimo "motherfuckingkiwibastard". Le riviste videoludiche dell'epoca provarono in alcuni casi a pubblicarlo nella sezione trucchi ricorrendo agli asterischi ma i genitori non la presero comunque benissimo e di conseguenza manco la Ocean che costrinse gli sviluppatori a cambiarlo nella revisione successiva con un più accettabile "fluffykiwis". Di questa storia si (ri)parla ora che il noto programmatore Paul Hughes ha condiviso su Twitter l'incipit del codice sorgente comune alle versioni Atari ST e Amiga: https://twitter.com/PaulieHughes/status/1327315195509805058


 

13 novembre 2020

Le recensioni di Altribit: mappa delle fermate del bus non disponibili sulle cime tibetane

Where Time Stood Still (Denton Design/Ocean – 1987 Spectrum 128k/Atari ST/DOS/ 2014 Amiga)


Denton Design è un nome oggi associato solo all’incompiuto Bandersnatch, forse il waporware piu’ mainstream di sempre assieme a Polybius, ma prima (lasciamo stare il dopo in quanto oltre alla semi-mancata occasione di Wreckers e all’inutile Batman Returns x Amiga c’è poco da dire) il loro curriculum vantava produzioni di rilievo come lo strategico/innovativo per interfaccia Shadowfire, la rischiosa licenza di Frankie Goes to Holliwood e il drammatico tie-in The Great Escape. Di quest’ultimo ricordo che per un incauto lettore di Zzap! italiano, la scritta “MORALE” nelle foto a corredo della recensione fu motivo di infondata accusa di pirateria alla redazione (il termine ha origine latina). L’isometria di quest’ultimo fu un successo "canonicamente" concordato fra coders e pubblico: la versione Spectrum, in particolare fu incensata come uno dei titoli migliori sulla piazza (sebbene non si trattasse allora, e tanto piu’oggi di un casual-game). Era oramai istituzionalizzato che la macchina fosse "naturalmente portata" al genere, e Ocean intendeva spremerlo per bene (Batman & Head Over Heels sono storia). Su C64, il gioco nonostante le lodi sperticate di alcune testate lasciò l’utenza abbastanza fredda per via della maggior lentezza dell’azione e per l’indesiderata monocromia b/n. Riflessione col senno di poi: chi si metterebbe a correre nel piazzale di un campo di concentramento nazista cercando di non dare nell’occhio mentre organizza la fuga?


12 novembre 2020

La dolce vita della SEGA

 Articolo in inglese sulla storia della SEGA nel nostro paese, dalla prima fugace apparizione del SC-3000 nella penisola grazie alla Melchioni alle prime ribalte mediatico-pubblicitarie con Giochi Preziosi, sino alle celebrità avvicendatesi come testimonial, da Walter Zenga a Jerry Calà. Un lungo e dettagliato excursus che ha potuto contare su interviste ai protagonisti di quei giorni come Stefano Gallarini e al contributo del nostro amico Andrea Pachetti: https://genesistemple.com/segas-dolce-vita-the-untold-story-of-sega-in-italy



04 novembre 2020

panico morale da macchinette mangiasoldi a Boston

 Non lasciatevi ingannare dal titolo, non c'è stata una epidemia di videopoker in quella città, bensì il riferimento è a questo servizio giornalistico della CBS risalente al 1982. Gli adulti e soprattutto gli anziani della città sono preoccupati dell'invasione di cabinati da bar ormai al di fuori delle solite sale giochi e ormai in ogni locale a integrazione delle entrate (vi ricorda niente di più mestamente attuale?). In particolare lamentano che le lavanderie automatiche sono infestate da ragazzini maleducati e sono diventate "postacci". Il moral panic si estende pure al tempo e ai soldi dedicati da bambini e adolescenti a questo nuovo passatempo, con uno dei ragazzini al microfono che obietta "Meglio qua dentro che là fuori a bighellonare e fumare erba". La politica miope ovviamente reagisce restringendo le licenze, molte di quelle per la presenza di coinop non verranno rinnovate e quelle nuove saranno concesse solo per zone commerciali e industriali, niente in quelle residenziali. Sappiamo tutti che la generazione tanto critica di un divertimento così innocuo è finita a tirare nottata alle vere macchinette mangiasoldi, i videopoker, ironia della sorte: https://boingboing.net/2020/11/01/hilarious-1982-cbs-report-on-bostons-zoning-fight-over-video-games.html


03 novembre 2020

La giostra di skateboard seguita un trentennio dopo

 Diciamo che Skateboard Joust, budget insipido della Silverbird, ce l'ha messa tutta per finire nel dimenticatoio poco dopo aver balenato sugli scaffali nell'ormai lontano 1988. Per stessa ammissione dell'autore, all'epoca 16enne, il concept si basava su Joust, che non aveva mai giocato di cui aveva visto una schermata fugace, e degli skateboard, all'epoca ancora popolari, e su cui manco a dirlo non era mai salito. Forte di questa inesperienza ma dotato di fervente fantasia ha assemblato un gioco a dir poco mediocre ma che si presentava come fiero rappresentante della categoria "granny bait" ovvero esca per le nonnine inesperte in cerca di un giuochino da regalare al nipote, guidate solo dalla presenza di termini noti in copertina. Ebbene, il motivo per cui gli stiamo dando spazio su Altribit non è una recensione (di certo non la scriverei io) ma il fatto che a trentadue anni di distanza dal debutto del primo titolo ne uscirà finalmente un seguito col titolo Jetboard Just solo ed esclusivamente per la soddisfazione del suo autore in quanto il fan club di SJ non credo abbia mai vantato alcun iscritto (lo so, ci sono dei video su YT in cui c'è gente che ci gioca senza averne capito il senso, ma fidatevi...): https://www.eurogamer.net/articles/2020-11-01-the-sequel-to-a-zx-spectrum-game-30-years-in-the-making



02 novembre 2020

Donkey Kong sul banco degli imputati

 Ha preso una brutta piega, quella giudiziaria, la querelle tra Bill Mitchell, campione di Donkey Kong, e l'organizzazione Twin Galaxies, da sempre punto di riferimento per i record videoludici in sala giochi. La causa di diffamazione intentata dal primo riguardo la seconda nasce dalle accuse di frode di quest'ultima, convinta che i record rivendicati da Mitchell non corrispondano a verità tanto che nel 2018 decise di invalidare tutti i record del giocatore americano sulla base che dalle prove video almeno due dei punteggi sostenuti non fossero stati ottenuti su una scheda arcade originale e quindi a norma. Tutta la polemica, riportata nella sua estensione è disponibile in questo articolo di Ars Technica: https://arstechnica.com/gaming/2020/10/billy-mitchells-donkey-kong-high-score-case-will-move-forward-to-trial/



01 novembre 2020

Come ti frego la Sierra

 Nella sua autobiografia appena pubblicata, "Not all fairy tales have happy endings", il co-fondatore della Sierra On-line, Ken Williams, offre la sua versione dei fatti sulla truffa contabile che ha portato alla chiusura di una delle case di videogiochi più popolari a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta. La software house cresciuta dall'originale matrice "artigianale" ha subito una crescita scomposta in cui s'era insinuato un investitore appariscente e ben connesso che l'ha spinta in un vicolo cieco al termine del quale c'era il fallimento, ricostruisce tutta la storia quest'articolo di Vice: https://www.vice.com/en/article/z3vem8/inside-story-sierra-online-death-cuc-cendant-fraud


 

30 ottobre 2020

Le recensioni di Altribit: sputare sentenze contro insetti meccanoidi restando con i piedi per terra

Regulus (1983 Sega/Wico - Arcade) 

Nel 1982 trucidare alieni nello spazio non faceva piu’ notizia. A dirla tutta anche il solo cannoncino laser d’ordinanza iniziava a stare un pò stretto. L'anno precedente Konami aveva accolto le lamentele prospettico/verticali di chi, stanco di "governare" invasori provenienti dall'alto, lentamente si distaccava da Space Invaders & Galaxian, ma al contempo saziato gli arcade-maniaci con scenari e assets diversi. Con Scramble abbiamo cosi' l’opportunità di sorvolare orizzontalmente un pianeta e fare fuoco in 2 modi differenti: aria-aria (laser) ed aria-terra (bombe). Ma il paesaggio, aimè è ancora piuttosto scarno (pur riconoscendo i contorni irregolari all'epoca come ulteriore sfida per i giocatori smaliziati). Il 1982 è l’anno di Xevious nel filone sparatutto: flyer di carattere sul cabinato, grafica in bassorilievo (particolarmente succulenta agli occhi l’astronave madre) ma soprattutto si sorvola finalmente un “vero” pianeta, composto da foreste lussureggianti, strade, basi militari, oceani e aree desertiche caratterizzate da enormi geroglifici (simili alle linee peruviane di Nazca). In ogni caso la prospettiva scelta è quella piu’ consueta a volo d’uccello, prestandosi naturalmente ad essere riempita di dettagli. La seconda novità è la presenza di un mirino che visibile qualche centimentro piu’ in alto del nostro mezzo ne segue strategicamente ogni spostamento: è possibile centrare gli obiettivi terrestri, come carri armati e postazioni lancia missili altrimenti non intercettabili dai nostri cannoni. Il gioco all'epoca fu un successo strepitoso, tanto che Sega non si lascia sfuggire il nuovo trend e monta in sella realizzando il suo clone.

Per la Street View ci sarà tempo :D

27 ottobre 2020

Quante patate servono a far girare Doom?

 Mi rendo conto che ben tre post riguardo Doom negli ultimi dieci sia una concentrazione eccessiva ma questa notizia non potevo passarla sotto silenzio. Uno youtuber ha utilizzato ben 45 kg di patate come batteria per alimentare il suo calcolatore TI84 e farci girare Doom!


fonte: https://boingboing.net/2020/10/26/how-to-power-your-calculator-with-potatoes-so-you-can-play-doom.html

26 ottobre 2020

Indiana Jones, Rambo e gli altri contro l'oppressione sovietica

 Non parliamo solo del ruolo propagandistico del cinema di quegli anni culminato nella sfida tra Rocky e Ivan Drago, ma dell'effetto indiretto sulla gioventù dell'Europa orientale che approssimandosi la caduta del blocco legato al patto di Varsavia cercava di rivendicare come poteva i suoi diritti. Tra questi in Cecoslovacchia c'era chi adolescente tentava questa strada scrivendo videogame per Zx Spectrum e i suoi cloni locali, su tutti il Didactik, i cui protagonisti erano quelli del cinema epico statunitense ma direttamente impegnati per la causa a stelle e strisce. Uno dei titoli presi in esame in quest'articolo apparso su Ars Technica è  Indiana Jones in Wenceslas Square , in occasione della sua localizzazione in inglese e messa online per giocarci pure dal browser: https://arstechnica.com/gaming/2020/10/how-indiana-jones-fought-the-communists-and-led-an-era-of-activist-video-games/



25 ottobre 2020

Doom su Pico8

 Gamecactus e Frederic Souchu ci deliziano gli occhi con questa breve video-anteprima di Doom, rinominato Poom, su nientemeno che Pico8. Lo sparatutto della ID Software si conferma tra i titoli più portati sulle piattaforme impensabili, questo porting in particolare sembra non mostrare di soffrire delle limitazioni altrimenti necessarie su hardware risicato, un tripudio di colori ed elementi su schermo a piena velocità.


fonte: https://twitter.com/FSouchu/status/1320302439413710848

20 ottobre 2020

Centoventotto poliziottesco

 I sistemi proprietari per compiti molto specifici hanno un mercato ristretto e prezzi estremamente alti. Al comando di polizia di Omaha negli USA hanno pensato che il milione di dollari chiesto per il sistema di riconoscimento delle impronte digitali fosse una cifra esagerata e modificando un database di pubblico dominio sono riusciti a gestirlo con un economico Commodore 128. Ce ne parla in questo breve video sul suo canale Youtube il Bread Box Commodore Computer Museum.


 

16 ottobre 2020

Risposta cyberpunk ai dinosauri monocromatici

 Immagino che durante l'attesa di riavere la connessione internet il giochino col dinosauro di Chrome vi sia venuto ampiamente a noia e v'assicuro non siete soli. Nel tentativo di grattar via qualche decimale di quota di mercato all'interno del monopolistico mondo dei browser web, Vivaldi, un browser nato dall'esperienza di Opera, ha deciso di investire le sue energie proprio nel gioco accessibile quando sei offline (ma giocabile pure se sei in rete, eh) digitando vivaldi://game nella barra degli indirizzi.

E stiamo parlando di un signor titolo, Vivaldia, uno shooter a scorrimento a tema cyberpunk in pieno stile anni Ottanta con la pixel art da coin op giapponese. Ecco il video:




15 ottobre 2020

Elon Musk retroludico

 Alcuni di voi sapranno già che a 12 anni l'eclettico imprenditore sudafricano scrisse un gioco chiamato Blastar a tema spaziale il cui listato fu pubblicato da un rivista e di cui potete giocare un fedele remake in HTML5 qua: https://blastar-1984.appspot.com/

 

Quello che magari non sapete invece è che continuò da adulto a bazzicare il mondo degli sviluppatori di videogiochi occupando un posto da programmatore alla Rocket Science Games dove contribuì alla realizzazione di Cadillacs & Dinosaurs - The Second Cataclysm per SegaCD ed è possibile leggere il suo nome nei credits. Per chi volesse approfondire c'è questa risposta di Nevaeh Armstrong su Quora inglese (da cui ho tratto le immagini sottostanti): https://www.quora.com/How-good-is-Elon-Musk-at-programming/answer/Nevaeh-Armstrong



 

05 ottobre 2020

Sparacchiando baccelli cibernetici

 Gli amministratori di sistema gradiranno questo nuovo tool a loro disposizione, un fork di Doom per "ammazzare" i pod di Kubernetes utilizzando il popolare shooter della ID Software in una versione modificata che li trasforma in mostriciattoli ostili. Per chi non li conoscesse, i pod sono uno o più container con risorse condivise e sono la più piccola unità di elaborazione gestibile in Kubernetes (K8 per gli amici). Lo stesso porting di Doom è a sua volta una biforcazione di DockerDoomD, che fa il medesimo lavoro ma per Docker.


P.S.: con l'occasione ringrazio Marco Bodon di http://www.theblueshiftproject.it/ che molto gentilmente ha creato un banner per chi come lui volesse linkare Altribit sul proprio sito!



27 settembre 2020

Gli esordi del J2ME ludico

 La linea temporale del retrogaming avanza inesorabile, mi prendo la libertà di estenderla a un periodo che ho vissuto in prima persona, l'esordio dei giochi J2ME, in particolare la testimonianza diretta dei miei ex-colleghi dell'epoca in AnfyMobile, siamo stati la prima azienda non-giapponese a svilupparne. Sono quasi tre ore di podcast che scorrono bene e ripercorrono quegli anni pionieristici.

 


 P.S.: Da quel periodo allego un video Youtube di un testimonial che ci fece la Marcuzzi con Vaporidis su Italia Uno all'interno de Le Iene.



26 settembre 2020

Go West, PC-Engine!

 Non lasciatevi ingannare dall'assonanza del titolo con l'omonimo pezzo dei Pet Shop Boys, stavolta il riferimento musicale è a Kanye West e al nome provvisorio di un suo album, Turbo Grafx-16, ispirato dalla sua passione per la console della Nec e Gunhed in particolare, o meglio di Blazing Lazers, un reskin dello shooter originale. I problemi personali di West presero il sopravvento e l'album vide ritardare l'uscita dal 2016 al 2018 subendo nel contempo anche una banalizzazione del titolo (maledetti marketer delle major discografiche!) che divenne semplicemente "Ye".



25 settembre 2020

L'eco di amori finiti in caverne colossali

 Colossal Cave Adventure, di norma meglio noto semplicemente come Adventure, fa parte della fase più pionieristica della storia videoludica e questo articolo su Vice ne ricostruisce le vicende private che hanno portato alla sua genesi. Il pezzo citato estrapola e riassume stralci dal capitolo “La caverna più lunga” del libro Connessione — Storia femminile di Internet, che racconta figure femminili dimenticate o tagliate fuori dalla storia dell’informatica nella forma nota al grande pubblico. In questo caso Patricia Crowther, brillante programmatrice e speleologa dilettante, aveva finalmente dimostrato il collegamento tra la Caverna del Mammuth (Mammoth Cave) e Flint Ridge, annotando poi su un PDP-1 a casa la mappa di questo complesso sistema di grotte assieme al marito. Giunto il divorzio alcuni anni dopo Will Crowther, programmatore pure lui e appassionato di D&D, aveva cercato di elaborare il lutto per la fine della relazione creando un gioco che avesse come mappa proprio il percorso speleologico tracciato dalla moglie. La diffusione su Arpanet ne decretò il successo, il resto è storia.

16 settembre 2020

Stazione spaziale Nintendo 2020

 Agli sbruffoni che scherniscono la potenza di calcolo e utilità del NES potete replicare tronfi con questa ROM che traccia il percorso della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I tracciati vengono recuperati tramite uno script in LUA da far girare nell'emulatore:


Qui trovate la ROM, lo script e la guida al repository Github del progetto: https://vigrey.com/blog/iss-tracker-for-nes

11 settembre 2020

Le api, i fiorellini e il cabinato da bar

 Tra i materiali che non ce l'hanno fatta a rientrare nelle pur corposissime 644 pagine di "The Games That Weren't", la fatica letteraria del nostro amico Frank Gasking (a proposito, compratelo!), c'è un titolo che non poteva sfuggire per la eccentricità al radar di Altribit. Mi riferisco ad un coin-op del 1979 chiamato "Oops" che nei piani originali, parecchio arditi devo dire, dava al giocatore il controllo di alcuni spermatozoi per fecondare un ovulo, OK che la rivoluzione sessuale fosse evento fresco in quegli anni ma le famiglie non erano ancora pronte a dare gettoni ai loro figli per giocare a un cabinato a tema così delicato. Non è difficile quindi immaginare come mai non uscì mai in commercio, qua nel video una ricostruzione dell'attract mode:




10 settembre 2020

Podcast demoscenico con Pellicus^Japotek e Randy^RamJam

 Nel podcast di Gameloop assistiamo a una intervista fiume (3 ore, ma scorrono piacevoli) con ospiti due rappresentanti della vecchia demoscena italiana, ovvero Pellicus^Japotek per quella PC e Randy^RamJam per quella Amiga. Si fa il punto dello stato attuale della scena, con particolare riguardo al nostro paese, e parecchia retrospettiva, da cui la rilevanza per Altribit.

https://www.youtube.com/watch?v=_Yy5AB5APOA


09 settembre 2020

Apple II a chiare lettere

 Benj Edwards ha scritto al buon Woz per sapere come mai l'Apple II supportasse solo le lettere maiuscole. La lunga e dettagliata risposta del cofondatore dell'azienda californiana ha meritato un post sul blog del giornalista informatico. In pratica quando Wozniak creò il suo primo progetto, un videoterminale per connettersi a computer remoti tramite Arpanet il suo stipendio all'HP permetteva a fatica di comprare solo la tastiera contenente soltanto le maiuscole. Col passare del tempo nacque pure l'Apple I ma le finanze del progettista restavano scarse e lo costringevano a mantenere la vecchia tastiera, in aggiunta il codice di cui disponeva avrebbe richiesto tempo e risorse di cui mancava per essere riscritto, motivo per cui ancora alla progettazione dell'Apple II queste cause di forza maggiore lo spinsero ad accontentarsi di quanto già disegnato anni indietro. Motivazione alquanto ironica per quella che sarebbe diventata una delle aziende più ricche al mondo: http://www.vintagecomputing.com/index.php/archives/2833/why-the-apple-ii-didnt-support-lowercase-letters

08 settembre 2020

Supernintendo cinescopico

 Uno dei limiti delle care vecchie cartucce per sistemi 8/16 bit era di non poter sapere come fosse il gioco prima di averlo inserito nella slot e aver accesso la console (peggio ancora per i giochi su nastro per computer e i loro tempi di caricamento epocali). C'è però l'ennesimo smanettone che ha pensato ad ovviare a questo annoso problema, il tutorial copre Super Mario Kart per SNES ma si applica a qualsiasi altra cartuccia per la console Nintendo. Tra gli ingredienti vi servirà un Raspberry PI e si raccomanda di usare riproduzioni delle cartucce (o se proprio dovete almeno quelle rotte). Trovate la guida completa qua:

https://www.nostalgiapop.com/snes-project/



29 agosto 2020

Polibio redivivo

 Polybius è un coin-op fantasma oggetto di varie teorie del complotto che coinvolgerebbero tra gli altri anche i classici men in black e di cui potete leggere un approfondimento qua: https://www.punto-informatico.it/it-la-leggenda-del-santo-click/ . La sua presenza nel folklore statunitense è stata consacrata persino da una fugace citazione visiva in una puntata dei Simpson in cui Bart compiva l'ennesima visita in sala giochi. Ebbene, torno a parlarvene perché un progetto Kickstarter propone di finanziarne la costruzione e trasformare la leggenda in realtà: https://www.kickstarter.com/projects/1886976084/the-polybius-quarter-scale-arcade-cab.


 

28 agosto 2020

Simulatori di città esadecimali

 Nelle 500 pagine del manuale di Sim City 2000, gioco del 1993 uscito per una pletora di retropiattaforme, tra cui DOS, Mac, SNES, Saturn, ecc., Melissa Elliot si è imbattuta nella pagina in cui si spiegava come editare secondo i propri bisogni i file di scenario con un editor esadecimale. Un hack da vecchia scuola improponibile ai giocatori odierni...



26 agosto 2020

Strider dei Fairlight e il passato inquieto

 Chiunque abbia fatto parte a vario titolo della controcultura digitale degli anni Novanta ha un passato risalente ormai a una trentina d'anni fa preservato dai vari siti che quell'epoca la raccontano per chi c'era e chi vorrebbe averla vissuta. E' chiaro che in un giro composto al 99% da maschi adolescenti e risalente a un periodo precedente quello della presa di consapevolezza delle conseguenze di quanto "postato" molto del materiale prodotto risulta imbarazzante visto con gli occhi di oggi. Un personaggio pubblico in particolare sta pagando a caro prezzo l'esuberenza infantile, il leader dei Repubblicani della contea di San Diego in California si trova nella tempesta mediatica da quando è riemersa una vecchia demo di quando militava nei Fairlight, più precisamente Space Age per Amiga, in cui appare il suo volto associato a Hitler, svastiche e saluti nazisti.

Finora il diretto interessato ha fatto scena muta alla richiesta di commentare la cosa e nel partito non si fa mistero del disappunto verso questo atteggiamento.

22 agosto 2020

Maestri di kung fu per il cinema d'essai

 Molti appassionati di retrogaming sono anche esperti cinefili, ammetto che non è il mio caso, però c'è pure da dire, magari mi sarà sfuggito, che non sento mai nominare il fatto che a Kung Fu Master della Irem è stato intitolato un film nel 1988. E non parliamo di una pellicola di nicchia girata da qualche nerd, bensì di un'opera di Agnes Varda, la cineasta francese icona della nouvelle vague, con protagonista nientemeno che Jane Birkin. La trama vede una donna adulta con due figlie adolescenti innamorarsi di un quattordicenne che passa le sue giornate nei bar a cercare di battere KFM. Non vi spoilero il finale.


20 agosto 2020

Fermati e brucia, ultima fermata

 Tra i tanti contenuti interessanti usciti nel periodo di fermo di Altribit possiamo annoverarne uno legato a una serie che abbiamo davvero apprezzato, ovvero Halt & Catch Fire, non a caso un suo fotogramma fa da sfondo alle pagine del blog. Vogliamo quindi recuperare questo breve approfondimento sul finale della quarta stagione, che chi ha seguito la serie sa essere anche l'ultima, pubblicato nel 2018 dalla stessa AMC con interventi degli autori e protagonisti della serie:


19 agosto 2020

Terminale anticato con lo sguardo sul passato

cool-retro-term è un emulatore di terminale che replica aspetto ed esperienza utente dei vecchi schermi a tubo catodico. L'applicativo offre vari terminali d'annata preimpostati (Apple II, C64, i primi IBM, ecc.) a loro volta ampiamente personalizzabili in quanto a scanline, font, e tutti gli altri aspetti. Qui trovate la pagina Github: https://github.com/Swordfish90/cool-retro-term. Di seguito un video dimostrativo:


18 agosto 2020

Una scossa al cabinato

 Quake Arcade Tournament Edition (Quake ATE) è una versione coinop del noto FPS 3D ignota ai più e uscita nelle sale giochi nel 1998. Finora non era stato possibile giocarci sui computer casalinghi emulandola a causa del sistema di protezione che finalmente è stato craccato. L'originale girava su un cabinato personalizzato contenente un Pentium II a 266 mhz con 32 MB di Ram e Windows 95. Il gioco era sostanzialmente identico a quello che conosciamo fatta eccezione per i nemici che una volta uccisi rilasciano zainetti contenenti gettoni del gioco e il sistema di controllo consistente in una trackball e sette pulsanti.

Ecco un video del gioco in azione:


14 agosto 2020

Dischetti volanti



I modelli 747-400 della Boeing sono entrati in servizio dal 1988 e da allora ogni ventotto giorni sale a bordo un ingegnere con un carico di floppies da tre pollici e mezzo per aggiornare manualmente il database contenente itinerari di volo, aeroporti e altre informazioni critiche. La questione è di stretto interesse per chi si occupa di (cyber)sicurezza dei voli alla luce di recenti episodi fatali che hanno avuto come protagonisti modelli ben più recenti che contavano su infrastrutture software più attuali ma a quanto pare non altrettanto affidabili.


Per chi fosse interessato a leggere l'intero articolo ecco il link a Verge: https://www.theverge.com/2020/8/11/21363122/boeing-747s-floppy-disc-updates-critical-software

13 agosto 2020

Pacman oltreterreno

 Michale Leroy Luther, ex-distributore di coinop, è venuto a mancare nel 2007 ma solo oggi apprendiamo da 365ofPac di Tim Lapetino che la sua tomba in Michigan è stata modellata dalla sorella sulla falsa riga di un cabinato (funebre) di Pacman. Nei commenti al proprio tweet 365ofPac cita a sua volte come fonte il blog di Catherine DeSpira cui rimanda per approfondimenti: https://retrobitch.wordpress.com/2017/09/22/pac-man-headstone-in-michigan/.


 (foto da: https://twitter.com/365ofpac/status/1293931436190437376)

12 agosto 2020

Alti punteggi su Netflix

 Trip Hawkins, già fondatore della Electronic Arts e del 3DO, annuncia dal suo profilo LinkedIn che il 19 agosto Netflix lancerà una serie intitolata "High Score" dedicata all'industria videogiochi e a un certo punto sarà presente pure lui sullo schermo con riferimento alla EA e a John Madden Football... bisserà la qualità di Halt & Catch Fire?


31 luglio 2020

Spazzatura spaziale per falconi mascherati

Space Junk sarebbe dovuto uscire per Atari Falcon, Jaguar, Sega Mega CD, Amiga CD 32 e PC. La peculiarità rispetto a tanti altri giochi mai rilasciati è l'uso di maschere e burattini per i personaggi alieni, considerando che ce ne sarebbero stati tra i 60 e i 100 potete immaginare la mole di lavoro per il team di artisti e artigiani...


Le magre vendite delle stesse piattaforme Atari unite agli sforzi necessari per coprire le altre previste spinsero la Imagitec ad accannare il progetto e passare oltre, ma potete leggere un report più dettagliato qua: https://www.gamesthatwerent.com/2020/07/space-junk/.

30 luglio 2020

Uova pasqualine in interfacce birichine

L'interfaccia per stampanti Super Graphix Gold su Commodore 64 contiene un bel po' di easter egg, in questo video di 8 Bit Show & Tell veniamo guidati alla scoperta:


Nei commenti l'autore dell'hardware conferma tutto e ammette di essere riuscito ad inserirli grazie al fatto che all'epoca non c'era una revisione paritaria del codice quindi aveva mano libera a patto che nel complesso il prodotto funzionasse. Un effetto collaterale è che a volte il supporto clienti lo chiamasse perché qualcuno di questi ultimi avesse innescato inconsapevolmente un easter egg e si era trovato nello stampato una qualche frase misteriosa o il volto, in ASCII, della sua fidanzata dell'epoca.