Il ritorno del CP/M

 CP/Mish è una distro CP/M per Z80 che non riutilizza niente del codice originale ma assembla vari moduli terzi restituendo l'esperienza tanto cara agli utenti di un OS anni luce avanti al suo diretto concorrente, il maledetto DOS (eh, sì, la rivalità ancora si sente). Le piattaforme supportate al momento sono l'Amstrad NC200, il Kaypro II e due macchine da videoscrittura della Brother, la distro è opensource e se ne avete tempo e competenze potete effettuare il porting verso altre: http://cowlark.com/cpmish/index.html

Amstrad benefico con gioco malefico

 Il mese di febbraio è molto prolifico per la beneficenza retrovideoludica. Oltre all'iniziativa con Pacman indicata nel post precedente il 22 c'è stata un'asta di supporto ai malati di cancro che aveva in oggetto quello che forse è il titolo più brutto per CPC, Bridge-It, e che in quanto tale di solito viene via a un tozzo di pane nei siti come eBay. Novabug su Youtube ha lanciato questa iniziativa e chi volesse partecipare poteva comprarlo a un prezzo a offerta, con l'obiettivo di raggiungere la cifra simbolica di 464 sterline ampliamente superato, oltre 1130 sterline sono state raccolte!

Pacman benefattore televisivo

 I possessori della Fire TV (o tablet corrispondente) di Amazon hanno mettere a buon fine la loro eventuale passione per il retrogaming grazie a una partnership con Antstream in nome della quale s'è appena concluso un torneo di Pacman in cui Amazon ha regalato un euro in beneficienza a una associazione a supporto dei bambini ricoverati in ospedale: https://amazonfiretv.blog/gaming-for-good-on-fire-tv-a56f354225a4

 

Sognatori atariani

 Google ha rilasciato DreamerV2, la nuova versione del suo progetto basato su intelligenza artificiale dedicata a performare al meglio nel retrogaming tenendo testa pure a videogiocatori professionisti. Il metro di riferimento prescelto sono stati 55 titoli per Atari VCS già comunemente utilizzati dalle altre AI della concorrenza così da avere una metrica paragonabile: https://ai.googleblog.com/2021/02/mastering-atari-with-discrete-world.html

Primo ventennio di basi appropriate

"All Your Base Are Belong To Us", la frase in inglese sgrammaticato, o meglio Engrish, estrapolata da uno shooter per Megadrive, Zero Wing, identifica un video virale in Flash diffuso online agli albori degli anni Duemila. Ne torna a parlare Ars Technica in occasione del suo ventesimo anniversario, simbolo di un web pre-social, irriconoscibile per gli internauti di oggi, specie chi all'epoca non era manco nato: https://arstechnica.com/gaming/2021/02/get-ready-to-feel-old-the-all-your-base-music-video-turns-20-today/

Stile Nintendo per il web

 I fogli di stile (CSS) sono pane quotidiano per chi sviluppa siti web. Pane spesso indigesto per le idee confuse del committente, idiosincrasie del browser e caos apportato da qualche tema o plugin pasticcione. A mettere le cose in ordine e deliziare le nostre pupille arriva NES.css che riproduce l'estetica di menù e interfacce dei giochi per l'ammiraglia 8 bit di casa Nintendo: https://nostalgic-css.github.io/NES.css/

 

Messaggi sibillini per karateka psichedelici

 Seguitemi perché il titolo è la parte meno sibillina e contorta del post. Tutto comincia negli anni Sessanta negli States, Richard Alpert, meglio conosciuto tra gli autori di libri come Ram Dass, era uno psicologo statunitense che ha collaborato col noto e controverso Timothy Leary sulle droghe psichedeliche e i loro effetti, finendo col dimettersi dall'università di Harvard e intraprendere un viaggio in India per approfondire la meditazione e le tecniche yoga. Questo tipo di personaggi era molto popolare e ricercato, infatti il viaggio di Dass avvenne assieme a David Padwa, un giovane milionario che doveva le sue fortune alla propria azienda informatica attiva nel settore della formazione automatizzata. La sua compagnia attirò l'interesse della Xerox in vista di quello che poi sarebbe diventato il leggendario Xerox Parc. Il cofondatore di Basic Systems assieme a Padwa era Francis Mechner, anche lui psicologo e uomo dalle mille abilità, pianista, pittore, giocatore di quinto dan di go. Se il cognome vi suona familiare è perché stiamo parlando del padre di Jordan Mechner, quello di Karateka e Prince of Persia, non solo, cotanto padre compose pure l'accompagnamento sonoro per i giochi del figlio! Ebbene, dall'esperienza indiana di Dass nacque un libro seminale per la controcultura di quell'epoca "Be Here Now", specie per gli occidentali interessati a buddhismo e yoga. Quello che forse non sapete è che nel disassemblato della cartuccia della versione per Atari 7800 di Karateka, opera dei succitati Mechner padre e figlio, è nascosto il messaggio “Mommy and Me Are One”. Messaggio che non appare nel corso del gioco ed è visibile appunto solo ispezionandone il codice. Il richiamo implicito è a uno studio apparso sulla rivista di psicologia americana intitolato "Mommy and I Are One: Implications For Psychotherapy". Il senso sarebbe che siamo tutti collegati, in particolare nel passaggio di DNA dalla madre ai figli e nella visione del libro di Dass ci sarebbe una coscienza comune collettiva più grande di quella del singolo: https://schmud.de/posts/2020-12-16-be-here-now.html

 

Pimping the Pippin!

Il Pippin è una di quelle console da dimenticatoio diretto che però vale la pena di salvare dall'oblio retroludico per alcuni motivi come l'essere frutto della collaborazione tra la Bandai e nientemeno che Apple. Con avversari come Playstation, Nintendo64 e Saturn non c'è stata partita. L'altro prezzo e la mancanza di titoli fece il resto per questa aliena macchina PowerPC. Un paio d'anni fa un entusiasta violò la cifratura di protezione e rilasciò Pippin Kickstart che consentiva di avviarsi da altre periferiche SCSI esterne rispetto al cdrom montato di serie. Ora arriva un ulteriore aggiornamento e fa piacere vedere come l'interesse e le novità coprano ancora pure piattaforme altrimenti marginali: https://blitter.net/blog/2021/02/09/pippin-kickstart-1-1/

 

Sonic 2 al cinema

 Dopo l'inatteso successo cinematografico di Sonic l'anno scorso, non scevro da polemiche per il design iniziale del protagonista, ora tocca al seguito fare la sua comparsa nelle sale statunitensi l'8 aprile, CoVid permettendo s'intende. Il trailer dura appena 11 secondi e non mostra il film in azione ma lascia indizi come la coda di Tails o il jingle del primo livello del gioco da cui è tratto: https://venturebeat.com/2021/02/10/sonic-the-hedgehog-2-movie-gets-april-8-2022-release-date/