24 giugno 2012
Un 3D fintissimo nei ricordi veri
Prima che si potessero realizzare giochi di corsa, e non solo, con poligoni a velocità ragionevoli su hardware casalingo, la prassi era ovviare ricorrendo ai cosidetti "effetti raster", procedendo quindi con una grossolana ma per l'epoca apprezzabile approssimazione. Lou Gorenfeld nel suo blog sta lavorando a una dettagliata analisi della tecnica dietro quei titoli ed è arrivato a buon punto, tanto che ci prendiamo la briga di segnalarvi il frutto delle sue fatiche. Ad esempio magari avevate intuito che il pavimento parallattico di Street Fighter 2 fosse una immagine prospettica in grandangolo le cui righe scorrono a velocità differenti ma potrebbe sfuggirvi che i bordi strada di Enduro per VCS siano realizzati con gli antenati degli sprites o le idee di Simon Nicol (quello di Mega Apocalypse e Crazy Comets) su questi tipi di engine o ancora che il 3D di Powerdrift è fatto con gli sprites! Questo e molto altro nel pezzo linkato, buona lettura!
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