Raccogliendo, in un certo senso l'eredità di una delle mostre inaugurali del Musem of Modern Art di New York (Machine Arts, 1934, di Philips Johnson) 14 vecchie e nuove glorie di passatempi ludici su tubo catodico vengono da questo mese celebrate all'interno della struttura stessa, con schermo e dispositivi di controllo "astratti" che creano inevitabile sorpresa e riscoperta ai visitatori. Inutile aggiungere che la scelta è per una buona metà abbastanza discutibile (giudicate voi), in ogni caso c'è da gioire saltellando fra Pac Man, Another World e Sim City, con l'immediatezza e adrenalina di Canabalt o sudare le proverbiali sette camicie per l'estrema complessità dell rogue-like in pseudo-ASCII Dwarf Fortress (ancora in fase di sviluppo: i fratelli Zach e Tarn Adams dicono di aver bisogno di ancora vent'anni). Altra ottima notizia è che in futuro le installazioni sono destinate a coprire un totale di ben 40 titoli. Resta il dubbio se inseriranno o meno Solar Striker, fortemente voluto da un certo Giacomino 'de Napoli (GB). Approfitto dello spazio rimasto per scolarmi un chinotto.
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