No, non è Burzum durante le registrazioni di "Filosofem"... è Jinborov Karnovski, lo sputafuoco più amato dai bambini! |
Il carismatico mangiafuoco russo (un vero figurino nel film omonimo, a dispetto dell'abbondanza del soggetto originale NdR) che dà il nome a questo gioco sta cercando di recuperare tutti i pezzi che compongono la mappa di un tesoro e non sembra intenzionato ad andare tanto per il sottile, sfortuna vuole che ogni brandello sia custodito da un boss di fine livello per arrivare al quale, sorpresa, sorpresa, è necessario sbaragliare il congruo numero di accoliti che popola il regno di Creamina. Strada facendo è possibile entrare in possesso di armi extra (alcune utilizzabili a tempo , come illustrato da un conto alla rovescia in un angolo dello schermo) e di preziosi, a volte indispensabili, gadget che vi permetteranno di percorrerere strade alternative, raggiungere punti altrimenti inaccessibili dello schermo e in generale di facilitare il vostro duro compito di sterminio. Paradossalmente, il solito stregone che vi aspetta alla fine del gioco sarà più semplice del previsto: sarà proprio il nugulo di colpi scagliati contro Karnov a rallentare tragicamente l'azione e a facilitare il vostro compito. Il resto lo trovate disastrosamente a pag. 2.
Rubiamo uno struzzo come in Golden Axe? |
Ca va sans dire che Karnov è la risposta della Data East a Ghost'n'Goblins, e precisiamo subito che non riesce ad impensierire il colosso di casa Capcom, a primo impatto poi ben pochi testardi inserirebbero una moneta per una seconda partita: la grafica è blocchettosa pure per gli standard dell'epoca e l'uso dei colori vede un improbabile pasticcio di colori primari con particolare riferimento al verde e alle sue sfumature, c'è un solo termine per riassumere il design complessivo del gioco: "kitch". Chi concepirebbe mai tra gli avversari personaggi come scheletri a cavallo di struzzi dalla testa di rasoio a parte Dali e Boch? Il sonoro poi è inappropriato se si fa eccezione per i jingles dell'inserimento del nome nella hall of fame e poche altre occasioni. Mettiamoci pure che il personaggio non brilla proprio per agilità (cos'altro vi aspettavate da un grassone di duecento chili con le babbucce ai piedi?;NDGixio) mentre dei nemici non dico che andrebbe imparato il giro a memoria ma poco ci manca. Cosa salva allora Karnov da un voto rovinoso? Beh, devo dire che se vi intestardite (non è che il suo diretto concorrente, GnG sia proprio facilissimo) e vi piace il kitch qualche soddisfazione ve la levate, la struttura a bivi e un sacco di livelli da completare indubbiamente vari nelle situazioni unito ai suddetti gadget dalle applicazioni "fantasiose" garantiscono, frustrazioni a parte, una discreta longevità. Ma spostiamoci dall'arcade alle conversioni home per una sana comparativa:
senza nemmeno una vita in tasca e poche idee (Spectrum) |
Spectrum: Lungi da me l'idea di trasformare questa sezione in un rigido, schizzinoso incunabolo in cui la stigmatizzazione di autentici giochi di culto come questa storica (per la sua fedeltà all'originale, che sia chiaro) conversione per Spectrum veda il suo fine più autentico: l'esistenza di un'improbabile cerchia di sofisti antitetici del retro divertimento elettronico viene qua ampiamente confutata grazie all'unanime riscontro che ho avuto in proposito con alcuni compagni di sbronze: Karnov è effettivamente nient'altri che pattume. L'estetica sgraziata (una grande abilità nel gestire i colori dello spectrum, con risultati meno ricchi di cromatismi ma più nitidi del coin-op, priva del temuto colour-clash che viene vanificata purtroppo dall'estrema somiglianza alle paralitiche animazioni originali e alle nefandezze svolazzanti per lo schermo) e gli attacchi senza diritto di replica degli avversari non ci invitano a godere di quello che sarebbe stato un concetto non nuovissimo ma comunque accettabile. In particolare si fanno odiare a meraviglia i bonzi appollaiati già dall'inizio che vi scagliano nugoli di pietroni impossibili da evitare, ossimoro non giustificato dall'ingente quantità di oppiacei di cui mi sono imbottito per cercare di progredire giocando al coin-op. Alla luce di un artwork tanto ridicolo, le abilità extra dell'eroico russo si rivelano pressochè inutili, e il voto finale è di molto gonfiato grazie ai programmatori che hanno avuto il fegato persino di riprodurre alla perfezione gli schemi d'attacco originali (e la maggiore lentezza d'esecuzione agevola il vostro compito) e ai limiti fisici del buzzer dello Spectrum che hanno imposto il taglio degli orrendi jingles originali (orripilante quello che attacca ad ogni vita perduta). Beh, non c'è altro da dire: questo russo mi sta proprio sui marroni. Globale: 59%
un deserto acido dai colori tipicamente amstrad |
Amstrad: La versione Amstrad segue la strada di una rigida quadricromia per poter attingere alla modalità in alta risoluzione della macchina...a che pro mi chiedo io, l'originale non brillava proprio su questo fronte e i risultati sono peggiori di quanto la schermata qui presente dia a intravedere, gli orchi rossi volanti monocromatici su sfondo rigorosamente dello stesso colore scompaiono nel fondale e il già bizzarro quando non infelice design grafico del coin-op ne riceve il colpo di grazia. L'azione è scattosa, complice anche un aumentato numero di proiettili nemici a schermo, quest'ultimo poi ha visto le dimensioni dell'area di gioco, al pari della mappa, subire uno sgradevole processo di rimpicciolimento a discapito degli ultimi brandelli di giocabilità rimasta. Chiudo con l'assenza di un qualsiasi accompagnamento sonoro, i miseri effetti sono già troppo. Vapulet! Globale: 47%
Ce ne fossero pochi di platform x Nes.... |
Finalmente un pezzo della mappa...(CGA) |
da rimpicciolirsi per la vergogna(64) |
C64: Ricordate qual'era l'inafferrabile sacro graal di ogni 64ista che si rispetti? Far girare sul proprio computer, tecnicamente più potente, anche i giochidello Spectrum; diciamo che gli autori di Karnov ci sono riusciti perchè sembra quasi che un'emulatore dello spettro nero targato Sinclair si sia impossessato del nostro fido C64, con tutti gli svantaggi del caso, colour clash peggiore che nell'originale (fanno fede gli screenshots dei singoli commenti, giudicate coi vostri occhi) incluso!! Se il comparto audiovisivo piange, quello del divertimento certo non ride, ogni piaga del gioco è certosinamente riportata anche in questa scellerata trasposizione sull'8 bit di mamma Commodore. Vale quanto esposto da Gixio nel suo commento alla versione Speccy con l'aggravante non triviale delle potenzialità della piattaforma umiliate da una programmazione criminale. Statene alla larga. Intanto Frank Gasking c'informa di una versione mai uscita, finalmente con qualche colore in più Globale: 43%
"maledetta smorfiosa, non avrai mai i segreti di bellezza della mia nonnina!" |
Trivia Box
-Di Karnov esistono due versioni da bar, quella americana e quella giapponese, uscite pressochè in contemporanea ma che si differenziano per particolari tutt'altro che triviali, la prima ha nemici e schemi più impegnativi, mentre la seconda compensa con minore numero di power-up e mancanza totale di check-point(!).
- In uno dei flier che pubblicizzano il coin-op Karnov affronta Firebrand, il gargoyle apparso per la prima volta nel concorrente Ghost'n'Goblins, e poi reso famoso dalla saga Gargoyle Quest di cui è protagonista!
- Karnov è il mostro alla fine del primo livello di Bad Dudes Vs Dragon Ninja, altro titolo della Data East e viene citato per nome nella gallery dei personaggi alla fine del gioco.
- "Karnov's Revenge" è il seguito per Neo-Geo uscito in doppio formato (cartuccia e CD), del tutto dissimile dal primo capitolo è in realtà un gioco alla Street Fighter 2.
- Il gioco fu convertito anche per i celebri schiacciapensieri della Tiger di cui la SEGA fece anche una versione per il mercato nipponico.
- Karnov....il potenziale per un trash-movie di culto c'è!
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