11 settembre 2008
Platone insegna, Atari impara
Plato era uno di quei mainframe distribuiti su varie stanze nato negli anni 60 e così potente (e costoso, nell'ordine delle decine di milioni di dollari) da restare in attività per i decenni successivi. Con una risoluzione di 512x512 pixels e memoria e velocità impensabili per i tempi anche i costi di accesso ad esso erano proporzionali, i terminali per collegarsi al bestione avevano un cartellino del prezzo a tre zeri in valuta statunitense e altri cinquanta dollari erano la tariffa oraria per usufruirne. Solo l'avvento di una apposita cartuccia che permetteva anche agli umili 8 bit di Atari di effettuare il log-in assieme ad un più democratico canone di 5$ l'ora consentirono alle "folle" di partecipare a tanto abbondanza...
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2 commenti:
Che bello vedere che a distanza di vent'anni la scena Atari 8bit è sempre attiva e vitale. Paradossalmente ho la sensazione che non sia lo stesso per Commodore 8bit nonostante sia stato il computer più diffuso al mondo.
Sbaglio?
Se vedi l'incipit della pagina scopri che è la trascrizione di una articolo apparso nel 1984 sull'americana Antic. Però sono due scene ancora vive, per nostra fortuna!
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