Sfogliando "
La Realtà Virtuale", un vecchio libro del '94 scritto da Stefano Gallarini di TGM, mi sono imbattuto in due macchine da bar molto particolari: la prima risale al 1950 (!!) ed è "
Auto Test" della Novelty Arcade Games, in cui si guida in un abitacolo fisico munito di volante e pedali, mentre dinanzi a noi c'è un televisore con dei filmati di strade americane girati in prima persona (ma la sensazione di guida realistica pare fosse molto limitata), la seconda si spinge ancora più in là, "
Sensorama" del pioniere VR
Morton Heilig non si limita a stimolare la vista ma vi regala persino l'olfatto e il suono di una una strada affollata!
Auto Test: il nome nella didascalia contraddice quello nel testo, una delle tante sviste del libro
Sensorama: un tributo alla concezione di Heilig per cui la VR debba stimolare tutti i sensi e non solo la vista.
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