31 ottobre 2014

Windows 93 non è un refuso

Opera interattiva di Jankenpopp e Zombectro questo ipotetico passo intermedio fra Windows 3.1 e Win95, per la verità molto più simile a quest'ultimo e ricco di meme di quel periodo (ve la ricordavate la ricostruzione in ASCII dell'intero film di Guerre Stellari da sorbirsi in Telnet? Qua c'è.)  Davvero molto da esplorare e gustare.

P.S. E solo per oggi è in Halloween Edition con un tema tutto cambiato, correte a vederlo!


30 ottobre 2014

Tyson contro Tyson

Pare che la rubrica MPixels del quotidiano francese LeMonde abbia deciso di farci concorrenza :), eccoli di nuovo con una notizia spassosa per noi cultori del genere, nel suo show serale l'americano Jimmy Fallon ha invitato Mike Tyson a battere... se stesso in Punch Out sul NES. Ha vinto il NES ;)


26 ottobre 2014

jogging da commodori

Le Puma RS Computer sono abbastanza sicuro non ve le ricordiate, anzi con ogni probabilità non ne sapevate nemmeno l'esistenza (si sa che amiamo scavare nel torbido), scarpe da ginnastica definite "ultra moderne" nel 1986, uscirono sul mercato per risollevare le sorti della Puma. All'interno dei sensori registravano l'attività di chi le indossava ed era possibile poi connetterle ai vari C64/128, Apple II e IBM, insomma quel che passava il mercato informatico del momento, per elaborare i dati acquisiti e trarne statistiche e conclusioni. E dire che oggi si fa tutto con un'app...


25 ottobre 2014

Videogiochi ricercati

Apprendiamo via Slashdot (il quale a sua volte cita come fonte VentureBeat) che Google s'è finalmente decisa ad aggiungere nel suo Knowledge Graph, lo specchietto riassuntivo-informativo presente in alcune ricerche, anche i videogiochi. Con nostro piacere abbiamo appurato non si limiti ai titoli AAA più recenti e solo i maggiori evergreen del passato remoto ma si estende anche a giochi relativamente meno mainstream (abbiamo fatto un tentativo con Bad Dudes Vs. Dragon Ninja, ecco il risultato qui sotto):


24 ottobre 2014

Sguardi da un mondo francese

"Venticinque anni fa si creava un gioco con 5.000 euro", così titola Le Monde in una intervista dal sapore nostalgico a Michael Sportouch, viceepresidente per l'Europa di d'Activision Blizzard. Sotto campeggia una schermata di Space Harrier in versione ST, uno dei titoli cui fa riferimento Sportouch nella sua affermazione. Il manager francese ricorda come negli anni Ottanta, all'epoca diciassettenne, dopo aver realizzato un rompimattoni chiamato Tonic Tile per ST con Denis Mercier e Paul Cuisset (quest'ultimo si fece poi un nome con Les Voyageurs du temps e Flashback) contattò la inglese Elite per offrirsi come team per la conversione del succitato SH.

La strada partiva subito in salita per il terzetto in cui nessuno aveva ancora più di vent'anni, Cuisset era in servizio militare e poteva lavorarci solo la sera mentre Mercier alle prese con la maturità rinuncia a partecipare al progetto. A complicare le cose il fatto che la Elite disponesse sì dei diritti ma non del codice né di altra documentazione relativa al gioco, costringendo i ragazzi a filmare il coinop e regolarsi con la versione SMS prendendo appunti. Dei 5-6.000 euro al cambio d'oggi¹ ottenuti per l'ingaggio, da spartire in due, buona parte venivano assorbiti nelle trasferte presso la casa inglese.


Col tempo Spartouch passa dalla grafica al marketing e fa carriera passando per Ocean, Infogrames, Atari, Game One per arrivare nel 2006 alla posizione attuale in Activision.

¹questa era la retribuzione per i programmatori, la licenza invece costava qualche dozzina di migliaia di euro, rammenta Spartouch in uno dei virgolettati.

22 ottobre 2014

Remake d'altri mondi

L'iconica intro di "Another World" omaggiata da un rifacimento in vita reale come promo ad un evento ormai concluso in primavera da parte dei polacchi di PixelHeaven. Fedeltà non al 100% e discreto ricorso alla CGI in alcuni passaggi ma nel complesso apprezzabile.


21 ottobre 2014

Linguaggi paradigmatici di lungo corso

All'interno di un evento business che ho organizzato sabato uno dei relatori ha presentato "Paradigmi di programmazione", un intervento di sicuro interesse per gli appassionati di retrocomputing e di storia informatica per il suo excursus in quella fase formativa degli approcci attuali fra gli anni Cinquanta e i Settanta.


20 ottobre 2014

Eco lontano di musiche scimmiesche

Non si finisce mai di scavare attorno ai monumenti della storia videoludica, è di questi giorni il rinvenimento nelle ROM da bar di Donkey Kong musiche ed effetti (inclusi vocali, sebbene molto primitivi) non utilizzati poi effettivamente nel gioco vero e proprio. Da quanto è lecito dedurre gli stacchetti musicali dovrebbero riferirsi al salvataggio di Pauline e a delle scenette di intermezzo. La stessa bella in difficoltà avrebbe dovuto parlare, ma la qualità dell'audio costringe a buttarsi ad indovinare su cosa intendesse effettivamente. Immancabili anche piccoli frammenti di grafica e testo nascosto!


12 ottobre 2014

Bei tipi sulla mela

Charis Tsevis ha ritratto Steve Jobs e Susan Kare (autrice di font per Mac alla Apple) all'interno del mese dedicato al fondatore dell'azienda di Cupertino indetto da Typorn, community per appassionati e professionisti di tipi, tutto questo ricorrendo solo ai font Monaco, Geneva e Chicago della summenzionata Kare in versione monocromatica.
 
 

10 ottobre 2014

Cinquant'anni d'arte digitale

Nei primi anni Sessanta alcuni artisti ebbero finalmente accesso a dei computer, macchine dal valore dell'epoca fra le centinaia di migliaia e i milioni di dollari, concettualmente diversissime da quelle attuali, come ben sanno gli appassionati di retrocomputing. Immaginiamo il disagio di passare dalla classica tela bianca e tavolozza di tempere ad olio alle schede perforate, all'inizio senza uno neanche un monitor di riferimento, aspettando con pazienza di poter esaminare l'esito su un lentissimo quanto rumoroso plotter meccanico.

Lo slovacco Translab offre una panoramica di questa storia artistica, dai primi esperimenti di  Ben F Laposky nel 1952 alla fase più matura di Longson nel 1978:





09 ottobre 2014

Corri, corri...arriva il Demogorgon!


Nonostante la grafica edilizia, pochi giochi hanno saputo essere terrificanti come Forbidden Forest nel 1983 (complice anche l'età Ndr), con le sue sequenze splatter (sempre diverse), la paura generata dalle musiche dinamiche (che esaltavano i successi dell'arciere nel "balletto" in cui si prodigava fra un livello e l'altro) e il suo sistema di attacco/difesa che, molti anni prima di Resident Evil ci vedeva terribilmente soli in bilico fra vulnerabilità e rivalsa per ogni colpo messo a centro. Lo scontro finale col Demogorgon (nome noto agli aficionados di D&D), era il climax del gioco (peccato ci fosse un bug in una delle versioni del programma in cui veniva omessa la sequenza di morte del giocatore): non tutti sanno (me compreso) che Paul Norman si è ispirato al vecchissimo, rigorosamente low-budget, Night of The Demon, un'occasione per ripescare un classico del genere horror. Beh, considerata la qualità degli effetti speciali, meglio la grafica del c64....

08 ottobre 2014

Gemellaggi e taverne da nerd

Altribit si occupa di un lasso temporale che va dall'alba dell'informatica al mutevole confine che segna il passaggio dal retrogaming all'età moderna (se credete definitelo con l'abbattimento del limite dei 256 colori su schermo, fin troppi criteri potremmo
prendere a misura). Oltre quella linea non andiamo, per una questione di competenze ed interessi, ma a chi vi si avventura consigliamo OldNerdTavern col suo forum, abbiamo stretto un amichevole gemellaggio. Lì potrete anche riportare e commentare i post nostri, e molto altro!

07 ottobre 2014

Myst cambia schermi

Myst, la celebre e vendutissima avventura della Cyan, oltre vent'anni dopo il suo trionfale debutto diventerà un film e una serie TV, il primo grazie alla vendita dei diritti alla Mysteria Film Group (coincidenza? destino?), il secondo alla Legendary Television & Digital Media. Difficile fare previsioni ma i tre romanzi tratti dalla saga di Myst sono diventati bestseller, segno che anche fuori dal suo media naturale riesce a trovarsi a suo agio.