31 luglio 2011

Bibbicci'...la fortuna è averti qui



La RetroSoftware non sembra minimamente intenzionata ad abbandonare il suo 8 bit del cuore: fra i lavori in corso c'è infatti il ripescaggio  per la pubblicazione a dicembre di questo "Blurp", clone di Teddy Boy Blues la cui programmazione era in stallo da un fracco di anni..fino ad oggi, in cui Rich Talbot-Watkins si è deciso a riprenderlo in mano per ritoccarlo e pubblicarlo dopo che il suo vecchio "Onslaught", archetipo del gioco,  fu respinto negli anni '90 dalla Superior a causa di un mercato, quello del BBC, oramai in piena decadenza....quest'uomo avrà smaltito finalmente la delusione? L'engine che muove Blurp è snocciolato dall'autore in un resoconto a puntate con dovizia tale da svergognare il diario di Martin Walker, per non parlare dell'editor per creare gli sprites più ghiribizzosi.
Il gioco dal video sembra scorrere bene (rapportato ai limiti dell'HW), graficamente è vestito di tutto punto con le nuances della fascinosa oligocromia Acorn (sebbene venga fatto il possibile per cambiare le carte in tavola da un livello all'altro) e pare persino divertente (di certo non stomachevole come il titolo)! Ne sarà felice una nostra vecchia, infida conoscenza (tremo al solo pensiero di  farne il nome, viste le paranoie del mio compare). ...comunque vada, il nostro Richard ce ne assicura una copia per questo Natale!

Raid di Antiriad a Ryad di un Tal dei tali


il bozzetto originale di Dan Malone
Scrivere un commento di The Sacred Armour of Antiriad (nella sua incarnazione originale su c64 NdR), a distanza di tanti anni, è come arrivare in cima ad una montagna e guardarsi indietro ad osservare i propri passi: vedi il sentiero che hai percorso ma questo è così lontano che lo distingui appena.
I ricordi tradiscono la realtà e vedere che al giorno d'oggi si possa finirlo in poco meno di 10 minuti fa male.

30 luglio 2011

Lo starter che accusò un colpo al Core



Jaguar XJ220 per ST è la prova vivente che sua maestà il processore, negli anni '80 era il componente più importante del computer. Difatti dando un'occhiata a questo prototipo del gioco è come se ci trovassimo di fronte allla versione Amiga privata dell'ausilio del Blitter, di Denise, di Mr.Copper. Ebbene, guardate il video e ditemi se non vi aspettavate molto peggio. Tutta la velocità della strada è prodotta dal fiero 68000 a 8mhz, e nonostante qualche perdita evidente di fotogrammi nelle situazioni più incasinate, l'effetto è più che soddisfacente.
Il trucco? Eliminare lo sfondo con le montagne (un bel po' di calcoli in meno per una macchina che non dispone di scroll HW) e limare di fino il codice (già, peccato che Magnetic Fields e Titus riuscirono persino a fare un filino meglio). Il titolo della Core Design era considerato, all'epoca della sua uscita, come uno dei titoli di corsa definitivi per Amiga, più per l'impianto tecnico che per il divertimento, questo mentre gli utenti Atari restavano a sbavare dietro la finestra (la loro versione fu accantonata e mai vide la luce). Quasi me ne dimenticavo: la musica è fighissima!

29 luglio 2011

Terminator ad 8 bit

Nel classico di fantascienza "Terminator" c'è del codice sorgente su sfondo rosso nelle inquadrature del mondo visto dal T800, armato di videoregistratore e fermo-immagine c'è chi ha scoperto si tratta di assembly 6502 (su Apple II per la precisione)!

27 luglio 2011

Minitel, fine corsa a metà 2012

Con Altribit sono tornati anche i miei pezzi su Punto Informatico dedicati al retrocomputing/retrogaming, è la volta del Minitel che come annunciato in questi giorni ci lascia nel 2012, una buona occasione di ripercorrerne la storia.

Zork in lettera 22

Questa macchina da scrivere è solo in apparenza posseduta dal demonio. Non fate caso che lei scrive da sola delle scene di Zork e voi dovete risponderle, sotto sotto è controllata da una scheda Arduino e... diamine ma non avevo ancora attaccato la presa!


A new way to interact with fiction from Jonathan M. Guberman on Vimeo.

25 luglio 2011

L'amore ai tempi di Amiga

Christine Love (nomen, omen) è l'autrice di Digital: A Love Story una avventura grafica ambientata nel 1988 in cui dovrete districarvi tra varie BBS con risvolti romantici tra voi e altri/e utenti. L'interfaccia grafica è quella del buon vecchio Workbench 1.3, buon divertimento!

24 luglio 2011

23 luglio 2011

Un mondo nuovo

Primi passi di un remake javascript del classico di Eric Chahi, prosegue il filone di retrogaming nel browser con la scusa di mettere alla prova l’engine di Chrome. Quella presentata è solo una demo del primo livello che difficilmente arriverà al gioco completo. “Volevo solo testare le funzionalità ‘canvas’” ha dichiarato il suo autore Gil Megidish. A giudicare dalla qualità della conversione direi che la missione è riuscita!

Link: http://www.megidish.net/awjs/

P.S.: per rinfrescare un pò la memoria allego un succoso longplay dalla versione Amiga:

22 luglio 2011

Quando Turrican aveva i calzoncini corti

Manfred Trenz
Hurrican è il primo nome scelto per il biblico (nella storia del c64) Turrican, mostriciattolo tecnico e sparatutto a piattaforme ideato dal guru Manfred Trenz, autentico genio della programmazione del c64 (un uomo capace di superare i limiti del Vic II quasi sbadigliando), con referenze tipo 13 livelli x 5 mondi da esplorare multidirezionalmente, una 50ina di creature diverse da affrontare (di cui alcune MOLTO grandi), effetti parallattici, acquatici (peraltro assenti nelle versioni a 16bit, come nel caso della simulazione del moto fluido presente nelle enormi piscine del quarto livello) e spazio/temporali (i ragionevoli effetti dei tuoni e della luce che cala nelle zone anguste), una panoplia di armi di tutto rispetto, bonus e segreti a volontà e sequenze dei titoli/di coda firmate da Ramiro Vaca e Chris Huelsbeck.