22 luglio 2011

Quando Turrican aveva i calzoncini corti

Manfred Trenz
Hurrican è il primo nome scelto per il biblico (nella storia del c64) Turrican, mostriciattolo tecnico e sparatutto a piattaforme ideato dal guru Manfred Trenz, autentico genio della programmazione del c64 (un uomo capace di superare i limiti del Vic II quasi sbadigliando), con referenze tipo 13 livelli x 5 mondi da esplorare multidirezionalmente, una 50ina di creature diverse da affrontare (di cui alcune MOLTO grandi), effetti parallattici, acquatici (peraltro assenti nelle versioni a 16bit, come nel caso della simulazione del moto fluido presente nelle enormi piscine del quarto livello) e spazio/temporali (i ragionevoli effetti dei tuoni e della luce che cala nelle zone anguste), una panoplia di armi di tutto rispetto, bonus e segreti a volontà e sequenze dei titoli/di coda firmate da Ramiro Vaca e Chris Huelsbeck.
La demo in questione si riferisce al secondo livello del primo mondo e si presenta in una veste decisamente similare, come level design e taratura della difficoltà a quella definitiva ,nonostante alcuni bugs che affliggono gli sprites, ma con alcune piccole differenze nel design del cruscotto, che non presenta ancora il logo della Rainbow Arts accanto al contatore delle vite, ma una più banale calotta da astronauta. Gli effetti sonori sono invece decisamente più primordiali, dove non sono mancanti come nel caso della comparsa particellare lenta del nostro eroe, il cui effetto grafico è presente anch’esso solo su c64. L’intro è scevro degli effetti applicati ai titoli di testa nella release finale con un tema musicale dozzinale, con l’ovvia “H” del titolo al posto della “T”. Lasciatemi soltanto dire che il livello della demo in questione mi è rimasto nel cuore, complice anche una rivista con cassettina pirata in cui trovai, scoprendo il gioco la prima volta, il suddetto livello (ma nella sua versione finale) rinominato ulteriormente con la tipica fantasia da cracker italiota, inizia quasi subito con l’apparizione del mostrone (un pugno metallico che non vi darà molto filo da torcere ma che fa la sua porca figura scuotendo lo schermo), prosegue su una collina difesa da droidi saltellanti (provenienti direttamente da Katakis, sembrerebbe), macigni e astronavi per piombare poi sotto una tempesta di fulmini, mentre dobbiamo guardarci anche dal non precipitare dentro strapiombi in cui si riversano copiose cascate d’acqua. E’ chiaramente un livello di testing, infatti l’energia è infinita, ma c’è tutto di quello che sarà il prodotto finito, dalle vite nascoste all’inimitabile (al tempo) sensazione di libertà. Tutto questo quando ancora il Signor Turricano non s’era affacciato  dalle pagine dell’elenco telefonico di Mr.Trenz!

P.S. : bentornati a noi! Adesso anche corredati di contenuti multimediali (pics, video, parole sottolineate, e/o di colore diverso, orrori di ortografia)

(di fianco: l'incipit del livello in questione)


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